Agricoltura Archives - Mercato Circolare https://www.mercatocircolare.it/tag/agricoltura/ l'economia che gira bene Tue, 09 Feb 2021 11:31:47 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://www.mercatocircolare.it/wp-content/uploads/2020/03/cropped-Temp_IconaLogoMC2020_bluDark-32x32.png Agricoltura Archives - Mercato Circolare https://www.mercatocircolare.it/tag/agricoltura/ 32 32 Dal campo alla tavola: la riscoperta dei produttori locali https://www.mercatocircolare.it/dal-campo-alla-tavola-la-riscoperta-dei-produttori-locali/ Fri, 05 Feb 2021 11:24:14 +0000 https://www.mercatocircolare.it/?p=1428 Negli ultimi anni, è aumentata la preferenza dei consumatori verso le varie forme di vendita diretta, in cui il commercio dei prodotti agro-alimentari avviene direttamente […]

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Negli ultimi anni, è aumentata la preferenza dei consumatori verso le varie forme di vendita diretta, in cui il commercio dei prodotti agro-alimentari avviene direttamente dal produttore primario al consumatore, abbattendo così le distanze tra il campo e la tavola.

In questi casi parliamo anche di filiera corta o locale, un modello che crea una prossimità non soltanto geografica tra gli attori, ma anche sociale, riducendo gli intermediari, generando una maggior condivisione di saperi e tradizioni e valorizzando la comunità e i prodotti del territorio.

Il vantaggio della vendita diretta è la possibilità di degustare prodotti stagionali, freschi e di qualità a prezzi convenienti, acquistati dal produttore a un prezzo giusto e a ridotto impatto ambientale, generalmente prodotto dai trasporti e da imballaggi non necessari.

Inoltre, come abbiamo evidenziato in un nostro articolo precedente, l’eliminazione di passaggi intermedi, oltre ad allungare la durata dei prodotti stagionali, consente di ridurre gli sprechi. Infatti, è stato evidenziato come le filiere corte biologiche e locali abbattano i livelli di scarti nelle fasi precedenti al consumo finale, che normalmente oscillano attorno al 40%, fino a portarli a solo il 5%.

Gli esempi di filiera corta nel territorio sono molteplici, oltre alla vendita diretta in azienda, ci sono le consegne a domicilio, i negozi collettivi degli agricoltori, i mercati rionali, i mercati contadini e le varie forme di gruppi di acquisto.

Il problema si pone per chi abita nelle grandi città, poiché non sempre si hanno a disposizione negozi di frutta e verdura fresca a km0 o mercati rionali vicini e non rimane che acquistare nei supermercati che vendono prodotti belli, ma non per questo buoni.

La filiera corta ha generato un processo di ritorno dei contadini alla produzione ortofrutticola nelle cinture peri-urbane, spinti da una domanda di prodotti locali non sempre soddisfatta dalla grande distribuzione organizzata. Proprio da questi principi nasce l’idea delle cassette di frutta e verdura a domicilio: dal produttore al consumatore, senza passaggi intermedi e senza imballaggi. Frutta, verdura, pasta, pane, latte, carne, riso e molto altro, sono gli elementi che compongono le cassette ordinabili dai contadini locali per azzerare le distanze. Tutti i contadini e i produttori sono situati nel territorio e chi acquista conosce sempre la provenienza dei cibi che riceve.

Per chi non vuole rinunciare ai prodotti freschi e locali ma non ha la possibilità o il tempo di acquistarli personalmente dal contadino esistono portali auto-organizzati dove i produttori stessi vendono i propri prodotti ortofrutticoli o piattaforme gestite da terzi per favorire l’incontro tra domanda e offerta. Entrambe le strutture hanno l’obiettivo comune di offrire un servizio facile e veloce: è possibile acquistare le cassette online, in ogni momento, direttamente dal proprio dispositivo.

Si possono acquistare box di prodotti selezionabili o mix di frutta e verdura di stagione, scegliendo tra il ritiro in un punto vendita, una sola consegna al domicilio o un abbonamento settimanale. Insomma, non ci sono più scuse per non comprare dal produttore. La vendita diretta ormai è a portata di mano.

L’app Mercato Circolare raccoglie alcune realtà, sia portali dei produttori, sia piattaforme gestite da terzi, che si impegnano ad accorciare la filiera e consentono a tutti di acquistare prodotti freschi e sani.

I PRODUTTORI

portaNatura nasce nel 2009 in provincia di Alessandria dall’idea di una coppia di convertire la propria azienda agricola in agricoltura biologica e biodinamica. Oggi è un sito di spesa bio a domicilio che permette di ordinare online e di ricevere a casa una box di prodotti biologici senza intermediari, senza lunghi viaggi e senza sprechi. Da orti, campi e frutteti coltivati senza sostanze chimiche di sintesi, portaNatura garantisce frutta e verdura fresche di stagione, a cui si possono aggiungere anche uova, farina, pane, latte, pasta, cereali e tutto ciò che serve in cucina e per la casa. In ogni box di portaNatura ci sono la frutta e la verdura che provengono da piccole nicchie di produttori biologici virtuosi che in genere non trovano spazio nei negozi, nei supermercati né nei grandi shop online. I prodotti sono consegnati in bicicletta o usando altri mezzi ecologici, con imballaggi sempre più ridotti, anche i contenitori, le box e le bottiglie di vetro utilizzate per la consegna, non vengono gettate ma ripulite e rimesse in circolo. Il servizio di portaNatura per il momento è attivo a Milano e hinterland, Genova, Torino, Alessandria, Novi Ligure. Inserendo il proprio CAP sul sito è possibile verificare se si effettua la consegna nell’area indicata.

In Alto Adige invece troviamo Bioexpress, un gruppo di produttori locali che si dedica alla coltivazione di frutta e verdura applicando le regole dell’agricoltura biologica. In collaborazione con altri colleghi produttori di diverse regioni d’Italia si impegna inoltre nella commercializzazione diretta dei propri prodotti. Il sistema di vendita di Bioexpress non solo instaura un rapporto diretto e personalizzato tra il produttore e il consumatore ma consente anche un vantaggio di prezzo per il consumatore e un ricavo equo per il produttore. Particolare attenzione viene dedicata alla produzione locale e, attraverso un articolato piano di produzione, riesce a garantire una vasta e varia offerta di frutta e verdura, rispettando le caratteristiche di stagionalità e di regionalità. Sul sito Bioexpress propone anche gustose ricette da cucinare con i prodotti stagionali.

LE PIATTAFORME

Il Contadino Online è una piattaforma nata dall’idea di portare in ogni casa e in ogni famiglia, a prezzi decisamente convenienti, prodotti genuini e sani direttamente dalla produzione. Il Contadino Online consegna in tutta Italia e seleziona solo prodotti di qualità, certificati da produttori qualificati e rispettosi della natura. Attraverso il loro portale e-commerce è possibile ordinare varie tipologie di prodotti, dalla frutta e verdura alla pasta, dai formaggi alla birra artigianale, che verranno consegnati direttamente a casa.

Infine, Spesa dal contadino, un portale ricco di informazioni sull’enogastronomia legata al mondo contadino e agricolo. Il suo obiettivo è quello di essere il punto di riferimento per tutti coloro che sono interessati a conoscere le fattorie che vendono direttamente i prodotti tipici e tradizionali del territorio, con la convinzione che una filiera corta ed una spesa a km zero fatta direttamente presso gli agricoltori rappresentino un grosso stimolo a conoscere il territorio e siano un’opportunità fantastica per una spesa più economica, più ecologica e più genuina. Spesa dal Contadino non consegna a domicilio, ma suggerisce le attività che dispongono di un punto vendita dove il cliente può acquistare a km zero i loro prodotti.

Dal campo alla tavola è stato anche il tema di una delle puntate di Spuntini Circolari

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Agricoltura sociale: mettere in campo risorse e relazioni https://www.mercatocircolare.it/agricoltura-sociale/ Sat, 21 Nov 2020 20:21:08 +0000 https://www.mercatocircolare.it/?p=1164 Prendete la parola agricoltura e aggiungete l’aggettivo sociale, cosa ne viene fuori? Un bel connubio tutto da approfondire. Il concetto di agricoltura sociale, è così […]

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Prendete la parola agricoltura e aggiungete l’aggettivo sociale, cosa ne viene fuori? Un bel connubio tutto da approfondire.

Il concetto di agricoltura sociale, è così ampio e recente che non esiste una definizione univoca: possiamo dire che è un’attività che intreccia l’utilizzo delle risorse della terra, attraverso processi produttivi a basso o nullo impatto ambientale, con la valorizzazione e l’inclusione delle persone a rischio di esclusione sociale.  Ma non è solo questo, è molto di più: si tratta di una prassi di sviluppo locale che parte dal concetto di multifunzionalità dell’agricoltura e che offre un’ampia gamma di servizi finalizzata al benessere dell’intera comunità.

Il termine agricoltura sociale nasce alla fine degli anni Novanta in Olanda per indicare un nuovo modello di agricoltura, in cui i frutti raccolti non sono solo quelli concreti nati dalla terra, ma anche i benefici che l’atto di prendersi cura della terra genera per la salute mentale e fisica delle persone coinvolte e della comunità. 

E la cosa bella è che per fare agricoltura sociale basta avere alcuni ingredienti fondamentali: un terreno e il desiderio e l’impegno di valorizzare le persone e l’ambiente. Nella pluralità di esperienze nate fino ad ora, che in Italia si attestano a circa mille, non ci si può riferire ad un unico modello, possiamo infatti contare esempi avviati da soggetti diversi, come ad esempio aziende agricole, cooperative sociali, comunità terapeutiche; attività svolte diversificate come ad esempio attività agricole, di floricoltura, di riabilitazione all’interno di ospedali psichiatrici e ancora, destinate a diverse tipologie di beneficiari, come ad esempio migranti, pazienti psichiatrici, detenuti, ex-detenuti.

Non solo, l’intera comunità può trarre vantaggi da questo nuovo modello: ne beneficiano i lavoratori svantaggiati, attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro e l’apprendimento di nuove mansioni che comprendono, talvolta, un reddito percepito, e ne beneficia la comunità locale, grazie a una maggiore opportunità occupazionale che migliora la qualità della vita e dell’ambiente nelle aree rurali.

L’app di Mercato Circolare raccoglie alcune di queste attività agricole dislocate nel territorio nazionale. Qui di seguito vogliamo raccontare alcuni esempi.

Cosepbio, progetto di agricoltura biologica della Cooperativa sociale Cosep di Padova, coinvolge persone a rischio di esclusione sociale lungo tutte le fasi della produzione, dalle attività in pieno campo alla preparazione e consegna delle cassette di verdura. Promuove il valore del cibo buono e sano, quello della persona e della comunità inclusiva nata attorno ad esso. Si coltivano prevalentemente ortaggi, ma anche frutta e cereali, che vengono poi distribuiti in città attraverso alcuni gruppi di acquisto, stimolando un percorso a stretto contatto con i “consumattori”, i quali attraverso un acquisto consapevole diventano attori di un cambiamento. 

Il progetto “rAccogliamo” nasce proprio per offrire percorsi di inserimento lavorativo a disoccupati e inoccupati nei vari ambiti del settore agroalimentare. Nato nel comune di Solero, in provincia di Alessandria,  il progetto ha come sottotitolo “agricoltura biosociale”, come a voler rafforzare l’interrelazione tra uomo e natura. Attraverso attività di orticoltura, apicoltura, lombricoltura, gli utenti hanno la possibilità di creare una micro-impresa agricola, il tutto nel rispetto del terreno, seguendo la rotazione delle colture e la stagionalità degli ortaggi, biologici e OGM free.

Inoltre, sono nate in questo contesto associazioni come Terre Colte, che recupera terreni abbandonati nel territorio sardo e, attraverso l’inclusione di persone svantaggiate, li trasforma in orti condivisi.
I soci di Terre Colte, oltre a coltivare direttamente il proprio orto, supportano le produzioni di altri soci, prenotando una parte della produzione. Tramite laboratori collettivi, inoltre, insegnano i segreti del mestiere.

Infine, EtaBeta, una Cooperativa sociale di Bologna che offre molti servizi per la comunità. Tra questi troviamo EtaBetaBio, che contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro destinati a persone in situazione di disagio, grazie alla coltivazione di ortaggi e di cereali. EtaBetaBio infatti dispone di 4 ettari di terreno agricolo destinati alla coltivazione e all’agricoltura sociale. Su questo terreno sorge la casa colonica Zanardi, dotata di un laboratorio di cucina, di aule didattiche e una biblioteca. Qui Eta Beta organizza eventi, incontri e dibattiti aperti per coinvolgere in maniera attiva i cittadini.

Quindi, l’agricoltura diventa una vera risorsa e un bene comune per la comunità, per trasmettere saperi e tradizioni, promuovere stili di vita incontaminati, valorizzare il patrimonio culturale e molto altro ancora che non sappiamo, lasciamo che siano le esperienze future a dircelo.

Abbiamo parlato di Agricoltura Sociale anche qui, nel nostro format Spuntini Circolari

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